Corporate governace: responsabilità amministrativa dell'azienda
MODELLO ORGANIZZATIVO D. LGS. 231/01
Il decreto legislativo 231/2001 ha introdotto una nuova forma di responsabilità penale delle persone giuridiche che si aggiunge a quella della persona fisica conseguente alla commissione di illeciti penali da parte di amministratori e dirigenti delle società e degli enti pubblici economici.
La normativa prevede l'applicazione di pesanti sanzioni pecuniarie a carico dell'ente (da un minimo di €.25.822,84 fino ad un massimo di €.1.549.370,00) e soprattutto l'applicazione di pesanti sanzioni interdittive (divieto di contrattare con la PA, revoca o sospensione delle autorizzazioni, commissariamento giudiziale, ecc.).
Fortunatamente è prevista una circostanza: l'adozione di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo esime dalla responsabilità dell'impresa qualora si riesca a dimostrare:
1) di aver adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, Modelli di organizzazione, gestione e controllo idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi;
2) di vigilare sul funzionamento, sull'osservanza dei Modelli e di curare il loro aggiornamento attraverso un organismo dell'impresa (Organismo di Vigilanza ), dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo;
3) che le persone che hanno commesso il reato abbiano eluso fraudolentemente i Modelli di Organizzazione e di gestione.
L'adozione del Modello 231, rappresenta inoltre per l'azienda un ulteriore elemento di garanzia nei confronti degli stake holders di un mercato sempre più attento alle tematiche della Responsabilità Sociale e dell'etica d'impresa.
Molte Pubbliche Amministrazioni, infatti, hanno cominciato a richiedere tra i requisiti per la partecipazione ai bandi di gara, una autocertificazione aziendale attestante l'assenza di condanne e/o di procedimenti in corso per i reati di cui al D.lgs. 231/2001, pena l'esclusione dell'ente candidato. In alcuni casi è addirittura richiesta l'adozione di un vero e proprio sistema di gestione per il mantenimento in essere dei contratti (si vedano l'emanazione del decreto n. 588/2010 della Regione Lombardia, ove viene richiesto l'adeguamento al "modello 231" quale condicio sine qua non per gli enti che svolgono servizi formativi e che vogliono addivenire alla contrattazione con la regione medesima. Tale provvedimento normativo si armonizza ed allinea con la politica legislativa della Regione Calabria, la quale, per prima e già a far data dal 2008 ha imposto alle imprese operanti in regime di convenzione con la medesima di adeguarsi alle disposizioni di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231. Ed il più recente Decreto Commissario ad acta Regione Lazio del 9 maggio 2013 n. U00183).
LTR è in grado di offrire la propria consulenza "personalizzata" alle esigenze dell'organizzazione finalizzata alla realizzazione e implementazione del Modello 231.
Il team impegnato nella consulenza sui modelli organizzativi 231 è composto da professionisti esperti e qualificati in problematiche societarie, di diritto civile e penale, di organizzazione, di sistemi di gestione e procedure.
Il servizio offerto prevede, di norma, le seguenti fasi:
Intervento formativo finalizzato all'approfondimento prima di predisporre interventi applicativi;
Risk Assessment e valutazione preliminare sull'opportunità di adozione del modello e sulle eventuali problematiche di attuazione;
Elaborazione e predisposizione del "Modello di organizzazione, gestione e controllo" che tiene conto delle peculiarità di ciascuna realtà aziendale (parte generale, parte speciale, codice etico, regolamento Organismo di Vigilanza, ecc.);
Redazione o integrazione di procedure aziendali conformi ai principi indicati nel Modello stesso e adeguamento della contrattualistica in essere;
Per le organizzazioni già certificate ISO 9001/ISO 14001/OHSAS 18001 la possibilità di integrare il sistema di gestione adottato con il modello 231;
Assunzione del ruolo di Organismo di Vigilanza;
Erogazione della formazione al personale dipendente:
Illustrazione del Decreto nelle sue linee generali
I casi di responsabilità dell'Ente e gli articoli da conoscere nei criteri di Governance;
Le modalità di accertamento, i reati e le sanzioni previste;
Illustrazione del panorama dei Modelli di Gestione e Controllo;
Il Sistema Disciplinare, procedure modelli, ai fini del rispetto del Decreto e della tutela dell'azienda.

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“ Ente Formativo Accreditato dalla Regione Piemonte Macrosettori B e C - PROVIDER ECM N. 327”